Passare a Linux

Mi pare giusto dare delle indicazioni d'aiuto per chi non ha mai installato/usato Linux, cosicchè possa provarlo senza troppe paure.
Prima di passare alla descrizione pratica, un paio di chiarimenti indispensabili, poi sotto con l'installazione ;)

Linux (leggete: il sistema operativo GNU/Linux) è trovabile gratuitamente e legalmente in internet, sotto forma di distribuzioni. Tutte le distro hanno un Desktop Enviroment che, quale che sia, permette l'utilizzo del sistema interamente da interfaccia grafica.


  • Luoghi comuni: sfatiamoli e capiremo perchè vale la pena di provare Linux
1. Interfaccia grafica
Il desktop è simile a quello a cui siete abituati. Ovviamente, i nomi cambiano ma ogni cosa è perfettamente rintracciabile e comunque ben identificabile. Quello che voi conoscete come 'Pannello di controllo' non si chiamerà 'Genoveffa' o 'xrf!t25@jkD7' (come alcuni, che poi si scopre non hanno mai usato Linux, sostengono), ma 'Impostazioni di sistema' piuttosto che 'Preferenze', o cose del genere.
Oltre ai nomi, icone e descrizioni sono chiare. Si tratta semplicemente di abituarsi a cercare le cose nel posto giusto, questione di una mezz'oretta per le impostazioni di base e gli usi principali a livello domestico.

2. Provare (gratis) per credere
Se non sapete quale distro provare, basta che facciate una breve carellata sui link qui a fianco per farvi un'idea. Personalmente, visto che questa pagina è rivolta soprattutto a chi è totalmente inesperto, consiglierei Ubuntu come primo impatto, basta che teniate conto che è un'opzione: Ubuntu è Linux, ma Linux NON è Ubuntu; se non vi piace, non vi trovate o vi stufate, vi sono tantissime altre distro altrettanto valide (e anche più) e altrettanto supportate.
Ricordate che, a parte il tempo della prova, non vi costa nulla.

3. Diverse esigenze, diverse versioni
Vi sono diverse versioni del kernel linux. Oltre alla divisione per aggiornamento (si consiglia l'ultima versione stabile), vi è una differenziazione per piattaforma: i386 per i computer (molto) datati, x86 per quelli  più recenti a 32 bit, x64 per i processori 64 bit. Inoltre i kernel che recano nel nome la scritta -smp sono quelli ottimizzati per i processori multicore, come tutti quelli più recenti.

4. Meno sprecone
E' giusto che sappiate che Linux ha iniziato a supportare i 64 bit e più core quanto Wincurl non sapeva manco cos'era, quindi lo fa sul serio: dal monitor di sistema è facile osservare come i core vengano utilizzati in modo quasi perfettamente equivalente, col risultato che il processore è più pronto scalda di meno: da Ubuntu a Winciucc ci passano, sul mio AMD quad-core, circa 5-6 gradi a riposo, più di dieci sotto sforzo.
Inoltre Linux asciuga molte meno risorse. Su 4GB, sempre Ubuntu me ne usa mediamente meno del 20%, quasi impossibile arrivare al 40%. Inutile che vi dica che Winwow al 40% ci arriva solo per esistere, figuriamoci poi a pieno carico...

5. Programmi (sempre gratis) e file compatibili
Esistono centinaia e centinaia di programmi open source per Linux, scaricabili gratuitamente e spesso attraverso interfacce facilissime e pratiche. A differenza di Winzozz, qui NON dovrete andare a cercare su internet il programma, scaricarlo sperando che non sia un virus, installarlo, crakkarlo (sperando anche qui non beccarvi un virus o la Guardia di Finanza). Con Linux, basta interagire col program manager (se presente, esempio su Ubuntu o openSUSE), oppure con la comunità correlata alla vostra distro, e troverete i pacchetti auto-installanti; detto-fatto: il programma è installato gratuitamente e legalmente, potete usarlo.

Molti di questi programmi sono finalizzati a sostituire nell'ambiente Linux quelli a cui la gente si è (essendo forzata da un monopolio) abituata. Office, paint, editor di testo, ambienti di sviluppo integrato, ecc...
A meno che non usiate un programma super-settoriale, tecnico e specifico ingegneristico, troverete validi (spesso più validi) sostituti.
Che, udite udite, sono in grado di importare tutti i vostri vecchi file: nulla andrà perduto!
Se poi foste così sfigati da non trovare l'equivalente open source, oppure quello (spesso quelli) che trovate non vi piace, non c'è problema: attraverso degli emulatori  (il più famoso si chiama 'Wine') o delle macchine virtuali (sempre perfettamente gratuite), potete far girare i vostri amati programmi come se foste su Win.
Io, per esempio, uso questa modalità per PS.

6. Aiuto efficace
Come già accennato a proposito del software, ogni distro è supportata da una (o più) comunità, attive e molto utili.
Qualsiasi problema, dubbio, casino, facilmente lo troverete già posto e risolto. Se così non fosse, basta fare la vostra domanda nel forum apposito e nel giro di poco (a volte minuti) vi verrà detto come risolverlo.

7. Più sicuro
Per installare Linux è necessario partizionare: se lo vedete come una rottura, è perchè non avete letto la pagina sulla sicurezza, non l'avete mai fatto e non vi rendete conto di quanto sia meglio, ma soprattutto perchè, non avendolo mai fatto, non sapete che è facile e veloce e rende il sistema (soprattutto i dati) mooolto più sicuro e funzionale!
Linux non ha bisogno di antivirus.
Con Linux non c'è bisogno di deframmentare
Linux implemente veramente la multiutenza, cosicchè potrete usarla se ne avete bisogno in quanto tale, ma anche come ulteriore misura di sicurezza.
Come già accennato altrove, il codice GNU/Linux è visionato quotidianamente da centinaia di persone. Più possibilità di trovare errori, più disponibilità di idee per risolverli. E il tutto senza dover sottostare a logiche aziendali nè ad esigenze economico-commerciali. L'interesse unico e primario è risolvere i problemi, non nasconderli o, peggio, sfruttarli in qualche modo (ad esempio, per vendere antivirus).

8. Ma più importante di tutto
Linux non è difficile, non è per smanettoni fissati, non è strano: è per chi lo vuole usare.


  • INSTALLAZIONE
Detto tutto questo, poniamo che stiate continuando a leggere perchè effettivamente interessati ad installare e provare Linux. Ecco allora un mini-vademecum molto generico ed indicativo su cosa fare.

1. Identificare la 'nostra' distro
Bè, come detto sopra basta seguire i link qui a fianco o googlare e in poco tempo avrete una panoramica delle caratteristiche e pregi/difetti di molte distro. Scegliete con molta tranquillità: è tutto gratis, mal che vada avete perso mezz'oretta; inoltre le cose, stringi stringi, vanno provate su pelle perchè ci si capisca veramente qualcosa. Provare nuove distro è un bel passatempo anche per chi Linux lo conosce molto bene :P

2. Scaricare la versione più adatta
Andate alla pagina dei dowload della distro che avete scelto ed individuate le versioni presenti. Molte distro usano nomignoli e descrizioni più esplicative delle siglette di cui ho parlato sopra, che comunque sono un punto di riferimento sempre presente nel nome del kernel.
Ad ogni modo, se proprio siete disperati, la versione standard di base va sempre bene per l'uso generico.
Scaricate il file (.iso) e salvatelo su disco

3. Piazzare l'immagine
Adesso che avete il file immagine, potete (generalmente) scegliere tra tre strade principali:
  1. masterizzare l'immagine, ottenendo un cd avviabile; è il sistema più semplice, ma usa un CD (o DVD, dipende dalla versione che avete scaricato)
  2. mettere l'immagine su un pen-drive; evita di usare un cd-dvd ed è l'ideale per un netbook (che tipicamente è sprovvisto di lettore), ma per farlo vi conviene seguire le istruzioni fornite dalla distribuzione, che alle volte sono solo in inglese
  3. usare UNetbootin, un bel programma che vi permette di piazzare l'immagine o su un pen-drive, o su un'altra partizione dell'HD, in modo da usarla poi per l'installazione
4. Preparare l'hard-disk
Non è obbligatorio, perchè tutti gli installer hanno dei partizionatori e si può fare al momento. Io però consiglio, soprattutto la prima volta, di farlo con più calma 'in separata sede', in modo che al momento dell'installazione dovrete preoccuparvi solo dell'installazione vera e propria, appunto.
La situazione minimale che dovete raggiungere è questa:
  • una partizione con Wignozz (fat32 o ntfs)
  • una partizione per Linux OS (ext3, ext4<-consigliato, reiserFS, ecc..) 
  • una partizione per Linux-swap (swap)
  • una partizione per i dati (fat32 o ntfs)  
Linux ha vari tipi di partizione, ma io vi consiglio l'ext4 che è l'ultima versione del tipo storico (ext) e va sempre bene; tra l'altro sembra attualmente il più performante. Per il sistema operativo il minimo dovrebbero essere 5GB.
La partizione swap ha un suo tipo e la regoletta dice che dovrebbe essere il doppio della RAM; tuttavia è una cosa vecchia, oramai non viene utilizzata se la RAM del sistema è più di due GB, per cui in questo caso consiglio al massimo 4GB, tanto per star sicuri.
Per quel che concerne i dati, dato che Winzozz è stupido vede solo le sue partizioni, per cui se volete utilizzare i vostri dati sia con uno che con l'altro OS vi conviene usare un tipo di Win, di modo che non vi siano problemi.

Per eseguire il partizionamento potete usare un programma che giri sotto Win, ad esempio il gratuito Partition Master
Oppure esiste il live-cd di gparted, programma open source molto valido per questo scopo

5. Installazione
La parte difficile l'avete superata, adesso fate partire l'installazione vera e propria. Vedrete che è semplicissima e ben guidata, nomino solo un paio di punti giusto perchè chi arriva da Win potrebbe esserne un po' disorientato.

Al momento di scegliere il punto di mount delle partizioni, selezionate '/' o 'root' per la partizione che avete creato per Linux, swap sulla swap (di solito lo fa automaticamente). Se vi viene chiesto anche per quelle dati e Win, usate il percorso '/media' e poi dei nomi esplicativi... '/media/win' e '/media/dati' vi fanno schifo? :P

Vi verrà chiesta una password di amministrazione. Come detto, qui la multiutenza è effettiva e non solo simulata, per cui la password vi verrà chiesta spesso e volentieri per varie operazioni, oppure la dovrete usare voi stessi.
Quindi, se il computer è solo vostro, siete sicuri sul suo accesso fisico, ecc... potete permettervi di scegliere una pass abbastanza facile che potrete digitare senza starla a cercare tutte le volte.
In caso contrario, ed in base alle condizioni d'uso, usatene una progressivamente difficile, lunga e 'insensata'.
In ogni caso, sappiate che la pass di admin è un punto cruciale della sicurezza del sistema; ripeto, se non avete esigenze particolari spesso è inutile esagerare, ma se la usate facile abbiate sempre ben presente che il vostro sistema NON è, in definitiva, sicuro!

Createvi un utente non-amministratore, che userete per tutte le operazioni quotidiane. Non fate l'errore di usare l'admin perchè è più comodo, fidatevi che è una cavolata pazzesca.

Per quel che concerne la fase di boot non preoccupatevi: tutte le distro Linux hanno un boot manager (più comunemente GRUB o LILO) che, a differenza di quello schifosissimo di Wintroll, riconosce tutti i sistemi operativi senza problemi e al riavvio potrete scegliere quale far partire.

6. Via!
Non c'è molto da dire. Proseguite e terminate l'installazione, riavviate, e finalmente godetevi il vostro Linux ^__^