Bè, non avrete mica pensato che vi risparmiassi l'ennesimo post su questo sequel, vero? XD
Ormai di questo film ne avrete sentito parlare in lungo e in largo. Molte cose sono state dette ed ognuno ha espresso la sua opinione. Anche io voglio dire la mia, ma più che focalizzarmi sul singolo film mi piacerebbe iniziare una piccola serie di post inerenti alla visione, osservazione ed "elaborazione" di film che trattano in qualche modo l'intelligenza artificiale e/o le sue implicazioni.
Ma procediamo con ordine...
- Il film: a sè stante e poi correlato col precedente
Preso da solo il film è un buon racconto di una trama però un po' scontata (e non del tutto coesa). Ovviamente la fanno da padrone gli effetti speciali, che sono notevoli e davvero d'impatto. L'unica critica al riguardo la si può muovere al 3D, che risulta non sempre evidente e a tratti anche abbastanza inutile; non tutto il film è in 3D, "solo" (più di metà film e di fatto la sua sostanza) la parte che si svolge nel mondo real-virtuale.
Abbiamo un eroe inconsapevole; un cattivo proprio cattivo; un (evidentissimo) traditore; un saggio un po' arruginito ma fondamentale soprattutto nel finale; una bella, brava, per metà salvatrice e per metà da salvare.
Credo non ci sia altro da aggiungere, la storia più o meno già così si srotola autonomamente, senza nemmeno bisogno di raccontarne un pezzetto.
Che dire, d'altronde la Disney ormai non è più in grado di fare film che siano da bambini e per bambini ed adulti. Solo da e per bambini, e pure che non si facciano troppe domande: basta che comprino i pop-corn e poi vogliano il gioco del film, questo solo conta.
Arriviamo con questo al primo Tron. Già, perchè quello era un perfetto esempio (ed allora la Disney ne ha forniti parecchi) di film che va benissimo per un bambino ma, allo stesso tempo, pone tematiche interessanti anche per un adulto.
Qui il racconto è forse la cosa più scontata, ma non dimentichiamo che si parla di un film dell'82! La trama, invece, lascia sottoindendere tanti spunti interessanti, a proposito di religione, fanatismo (quanta attualità, vero?), intelligenza artificiale e relatività dei concetti; oltre che, mi pare ovvio, libertà di espressione e condivisione (anche qui, quanta attualità!).
- A me-mi piaci così
Ma con questo io mi riferisco alla cosa decisamente più gradevole di tutto il film, l'Olivia Selvaggia che tutti vorremmo
Sì sì, tu mi piaci! (Vieni a casa, proseguirebbe il sergente Hartmann)
Altra cosa notevole (ma non certo quanto Olivia) è il design: questo, anche se forse può apparire un'affermazione un po' troppo severa, è l'unico elemento che è stato degnamente sviluppato. Il design che troviamo in questo film, moto, sigle, arene di gioco, vetture, ambientazioni... tutto questo è davvero l'evoluzione moderna, figosa e strabiliante di quello del primo episodio.
- Detto tutto
Cos'ha in più o in meno di tanti film d'azione di ora? A parte la connessione con il primo film, quello che io mi aspettavo: nulla.
Spezziamo però una lancia in favore di questa pelliccola. Certi esaltati, forse anche un po' ipocriti (perchè magari alcuni di questi il primo manco l'hanno visto, oppure non ne conoscevano l'esistenza fino a pochi mesi fa), hanno esagerato col disprezzo e le critiche.
Non è un film eccezionale e su questo mi pare non ci sia altro da aggiungere, ma da lì a definirlo "il film peggiore..." o "c'è da vergognarsi" ce ne passa.
Anche la critica più aspra che gli è stata mossa (oltre a quella ovvia dell'inconsistenza rispetto al primo), ovvero l'esagerazione e mal gestione dei ritocchi in computer grafica sul viso di Clou, è condivisibile ma non da estremizzare.
Sicuramente l'hanno gestita male, sicuramente ci si aspetta di meglio da un film che punta tutto sul nome e gli effetti. Ma insomma, non è poi così deleteria; a parte la scena finale, lì è davvero inguardabile...
- Clou VS MasterControlProgram
Nel primo Tron avevamo MCP (Master Control Program), un programma creato con lo scopo di massimizzare la resa di un sistema che gestiva tutte le attività (lecite e non) della Encom, l'azienda che fa da base alle vicende del racconto.
In "Legacy" invece l'entità che sfugge di mano è Clou, ovvero il programma che il protagonista crea per riassestare, gestire e perfezionare il sistema, dopo che questo è stato liberato dall'MCP.
Il fatto è che, tra le altre cose, il primo film era originale soprattutto perchè l'intelligenza artificiale non era, come sempre in questi casi, effettivamente uscita dal controllo; come, per esempio, succede in "2001, odissea...", che ovviamente non può esser tacciato per questo di banalità visto l'anno in cui è stato girato!
Ma i film (di molto) successivi, se è questo il loro tema centrale, rischiano di cadere in questo che è ormai un banalismo. Il molto più recente "Moon" non lo fa, ma non dico altro per non spoilerare troppo :P
Tron (il primo), che è del 1982, è riuscito ad essere già originale, perchè come dicevo l'MCP in realtà non fa nulla al di fuori di ciò che gli era stato chiesto. Infatti lui deve massimizzare l'efficienza, cosa che comporta eliminare le parti meno performanti per sostituirle con altre; cosa che, in modo del tutto logico e senza ricorrere a forzati colpi di scena, è compatibile col desiderio di eliminare il controllo umano sostituendolo con programmi creati allo scopo.
Uno dei tanti, ma mio avviso il principale, colpo di genio che caratterizza il primo film. L'errore non è nella macchina, non viene provocato da un incidente o un'anomalia; l'errore è umano, in quanto il programmatore umano non si pone nemmeno per un attimo il dubbio che l'uomo possa essere considerato in qualche modo "inferiore", abituato a considerare l'uomo sempre al di sopra di tutto.
Solo un anno dopo (1983), quest'idea viene ripresa da "Wargames, giochi di guerra", la cui sceneggiatura fu iniziata però molto prima.
A prescindere da discussioni sulla paternità, le trame però differiscono per ambientazione, in quanto qui le cose si applicano ad uno scenario di controllo bellico e le tematiche sono diverse.
Gli autori di "Legacy" hanno voluto omaggiare le similitudini citando la famosa frase "l'unico modo di vincere è non giocare". Che, a dire il vero, sia nel contesto del film che nella logica del momento ci sta come i cavoli a merenda...
Inultile dire che il film recente non possiede l'aderenza con la realtà possibile del suo antecedente, nè una tale originalità.
Certo, la cosa viene molto grezzamente (e goffamente) ripresa nelle ultime scene, quanto vi è l'ammissione di un errore da parte del programmatore;. Ma è una pezza mal messa, di fatto in tutto il film l'intelligenza artificiale è il cattivo a prescindere, dai comportamenti e gli atteggiamenti tutti umanissimi. Di fatto, è la classica intelligenza artificiale che si ribella, sfuggita al controllo, preda di un'anomalia; questa volta causata da un errore umano, invece che un'avaria, un'incidente o una sorta di destino inevitabile insito nell'essere pensante (come si potrebbe intuire da "Io, robot").
Persa l'originalità, persa la filosofia e, cosa forse ad oggi più grave (dato che ovviamente siamo più avanti in questi concetti rispetto al primo film), persa la possibilità di un futuro in qualche modo possibile.
Ok, vi ho scassato abbastanza XD
I temi sono stati introdotti ed ho già citato qualcuno dei racconti a cui mi vorrei riferire per queste recensioni sulle AI.
Cia!
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