lunedì 10 giugno 2013

Personalizzare Linux (Mint) - seconda parte

Seguito e conclusione di quanto cominciato nella prima parte: qualche appunto sulle primissime personalizzazioni dell'installazione "vergine".
Si parla di Linux Mint 15 'Olivia', con ambiente desktop 'MATE', architettura 64bit.


Le modifiche che vado a descrivere sono basate sulle mie esigenze, vanno molto a mio gusto; ovviamente è quasi impossibile che vi vadano bene "pero-pero", adattatele quindi come meglio vi aggrada.
Si tratta in pratica di piccoli suggerimenti/esempi da cui prendere spunto.

Abbiamo visto piccole modifiche al menu principale, qualche installazione di base, disposizione di icone.
Poi siamo passati all'ambiente di lavoro, con il montaggio di partizioni all'avvio e il collegamento delle directory-utente privilegiate a nostre directory personalizzate.
Terminiamo la sezione 'ambiente di lavoro' con qualche "aggiustamento" della bash...

  • Ambiente di lavoro: la shell
Le modifiche seguenti - più che altro ciò a cui si riferiscono, l'incipit che vogliono comunicare - possono risultare utili soprattutto a chi lavora molto con il terminale.
Ma, nonostante o forse proprio per questo, in realtà sono anche un ottimo modo per aiutare chi non è abituato a far ricorso alla 'linea di comando', in quanto vi si possono mettere "scorciatoie" (dette aliases) per abbreviare i comandi e altri aiuti.

Vi sono molti (a mio modesto parere pure troppi, ma vabbè...) files che intervengono nella configurazione della shell. Comunemente quelli che si utilizzano per le personalizzazioni sono due:
  1. /etc/bash.bashrc
  2. $HOME/.bashrc
Il primo implica modifiche a TUTTO il sistema, infatti deve essere editato con permessi di amministratore. Può essere più comodo se si è in un sistema fondamentalmente monoutente, ma anche se questa è la mia situazione io lo sconsiglio. In generale, infatti, è meglio evitare modifiche globali a meno che non sia strettamente necessario.
Ok, i pignolini potrebbero allora contestare le modifiche fatte su 'fstab' nella prima parte, potendolo sostituire con un comando 'mount' con flag 'SUID' ecc... ma vabbè, non esageriamo... XD

Il secondo file potrebbe non esistere inizialmente (nel caso di Mint è proprio così), ma non ha importanza: lo creiamo noi. Peraltro andrebbe creato con permesso d'esecuzione, ma io mi sono dimenticato di farlo eppure l'ho ritrovato eseguibile; probabilmente la shell stessa, alla prima lettura, ha apportato tale modifica.
Comunque, nella vostra directory 'home' - lo sapete, la trovate nel percorso '/home/<nomeutente>' -  aprite (o create) il file '.bashrc'. Già che ci siete, esplorate la vostra home, cercando file che contengano 'bash' e 'profile' all'interno. Dovreste trovare 'bash_profile' e/o '.profile' (di solito se c'è uno non c'è l'altro, comunque il primo ha precedenza sul secondo; in Mint tuttavia esiste solo il secondo); al suo interno dovreste trovare una direttiva che impone alla shell di leggere il file '.bashrc' (se esiste).
Ecco perchè all'avvio della vostra sessione verranno eseguiti i comandi contenuti in questo fatidico file che ora andiamo a configurare ;)
Vi presento intanto il mio:

Ho messo una sezione "variabili" per creare due nuove variabili d'ambiente: 'WP' (Working Partition) e 'WD' (Working Directory). Mi tornano utili per abbreviare i percorsi (come nelle righe successive di questo file) e soprattutto per impostare alla base i percorsi di lavoro.
Questo mi consente di creare script e in generale maneggiare impostazioni di vario tipo a prescindere dall'installazione e dalla configurazione dei percorsi. Utile quindi per avere un riferimento fisso pur cambiando distro e/o nomi delle directory, dando quindi portabilità ai codici (script e programmi).
Esempio: se avessi adottato fin da subito questi sistema, nell'editare il file 'fstab' (rif. prima parte) avrei potuto lasciare il percorso di default per la partizione dati, in quanto gli script scritti precedentemente si sarebbero "adattati", andando a leggere queste variabili d'ambiente.
Una variabile d'ambiente che sono andato a "ritoccare" è 'PATH'. Essa contiene i percorsi in cui il sistema va a cercare i programmi. Vi ho aggiunto la cartella '$HOME/Script', che è quella che contiene i miei script, così da non dover tutte le volte specificare il percorso; devo dire che di base la shell prevede una cartella di eseguibili personali: '$HOME/bin'.
Ma associano 'bin' ad eseguibili di altri, "fatti e finiti" per così dire, preferisco chiamare la mia 'Script'.

La seconda sessione è quella degli aliases. Come dicevo prima si tratta di "scorciatoie" da poter usare per semplificare, abbreviare, rendere più organici i comandi.
Ad esempio, nella parte dei aliases al comando 'cd', ho abbreviato il modo per "raggiungere" cartelle di uso quotidiano.
Vorrei far notare, per esempio, l'alias 'cd..=cd ..', che mi consente di usare il comando "alla windows" senza fare lo spazio vuoto; si, è una cavolata, ma troppo comodo XD
Uso un paio di alias anche per 'ls', che mi consentono di impostare il comando sempre in modalità lista, che trovo comoda.



  • Aspetto e sfondo
Fatto ciò che ci serve davvero, possiamo passare alle frivolezze... che però sono le cavolate che di solito attirano subito l'attenzione XD
Dato che parlo di modifiche iniziali, e dato che ritengo quelle dell'aspetto dei "giochini" o poco più, quando vedrete tratta veramente della base nella forma più semplice.
Gli appassionati moddatori sappiano che le personalizzazioni estetiche sono molteplici e molto approdite e approfondibili, se avete voglia di informarvi un po' su internet troverete migliaia di guide di tutti i tipi. Per onestà intellettuale dico però che, secondo me, è 'Cinnamon' il DE di Mint più adatto all'estro grafico. Dato che a me interessa poco, torniamo a Mate...

Gran parte delle modifiche si possono eseguire da interfaccia grafica, usando il 'Centro di controllo', che si trova nel menù principale come indicato nella seguente foto

Questo ci porta alla finestra di controllo di buona parte delle impostazioni di personalizzazione "base" del sistema; una sorta di equivalente del "pannello di controllo" di Wizozz.
A livello grafico spiccano le scelte 'Aspetto', 'Impostazioni del Desktop' che ci consente di scegliere cosa visualizzare sulla nostra "scrivania" e 'Monitor' che è una "scorciatoia" per la scelta della risoluzione.
Concentriamoci ora su 'Aspetto'

Vi si aprirà una finestra che vi consente di scegliere tra i diversi temi grafici. Inizialmente la scelta è piuttosto scarna, ma clikkando su 'Cerca altri temi online', in basso a sinistra, vi si aprirà il browser alla pagina dei temi 'Gnome'.
Da lì potete scaricare i pacchetti dei temi che preferite. Per installarli potete usare l'opzione apposita o, ancor più semplicemente, potete trascinare l'icona del pacchetto sulla finestra dei temi.

Di ogni tema, poi, potete inventarvi diverse varianti, andando a "mischiare" pulsanti, bordi delle finestre, icone come preferite.
Per farlo è sufficiente selezionare il tema che volete prendere come "base" e clikkare sul pulsante 'Personalizza'

Una volta impostati bordi, controlli e colori come meglio vi aggrada, è giunto il momento di scegliere uno sfondo che si adatti al vostro layout.
Si fa esattamente come in Windows: tasto destro su un "punto vuoto" del desktop e scegliete la voce apposita 'Cambia sfondo...'

Troverete diverse immagini già presenti e selezionabili. Potrete aggiungere le vostre immagini che preferite o scaricarne di nuove.
Il gestore terrà "memoria" delle immagine che userete fintanto che queste rimangano nel percorso da voi indicato. Ah, ricordate che l'immagine è caricata all'avvio, quindi deve essere su un percorso raggiungibile fin da subito; altro motivo per cui torna utile avere la partizione dati montata all'avvio, in modo da poter utilizzare le immagini direttamente da lì, senza doverle copiare per forza in una directory di sistema.


Ok, mi pare di aver finito.
Spero che abbiate trovato qualche suggerimento utile per le vostre personalizzazioni.
^^



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