giovedì 4 novembre 2010

Di Ubuntu in peggio?

Pur non essendo Ubuntu la mia distro preferita, è per me una delle più comode in circolazione. Da qualche tempo, però, mi ritrovo a guardare continuamente al passato (la 9.04, in particolare) con una certa nostalgia.
Sarà anche una questione di gusti, ma quella coerenza tra grafica, colori, gestione ed efficienza e la Ubuntu-filosofia, dov'è finita?

Ho notato, non credo di aver scoperto l'acqua calda, che in un progetto (software ma non solo) molto grande e che si sviluppa nel corso di anni (e versioni anche molto diverse) è frequente un andamento oscillatorio del rapporto cambiamento/qualità, come anche di quello obiettivi/gradimento.
Detta in modo più pratico, cambiamenti radicali a volte fanno bene, a volte male; nuovi obiettivi o filosofie di percorso a volte sono molto graditi dal pubblico, altre volte cadono in un flop.
Mio malgrado mi pare di vedere che Ubuntu, una delle distribuzioni più usata e sicuramente la più conosciuta da tutti, sta attraversando un periodo che, a detta mia ma anche di tantissimi altri (ubuntisti e non), è collocabile nella seconda fase, quella della perdita di qualità.

  • Mio parere
Ovviamente questo è un mio parere che, per quanto supportato da molti altri (oserei dire la maggior parte degli utilizzatori di Ubuntu, ma non ho statistiche precise per confermarlo) rimane un parere soggettivo passibile di qualsiasi critica.
Non ultima, l'obiezione che Ubu è sviluppato e distribuito gratuitamente, per cui si è liberi di non usarlo se non piace.
Vero, ma non credo che Canonical possa ignorare il parere dell'utenza, dato che andrebbero a farsi friggere gli obbiettivi primari che (a parole, e fino ad oggi nei fatti) ne hanno caratterizzato il progetto: computer liberi, usabili da tutti.
Quindi credo che, sempre tenendo buono il fatto che si parla di Open Source, non si possono però gettare via le critiche con frasi del tipo: "è gratis non puoi pretendere niente", perchè allora lasciamo perdere la comunità Open Source ed ognuno si sviluppa il software come più gli piace nella sua stanzetta; in questo modo critiche non ne sentirai di certo, davanti allo specchio puoi farti tutti i complimenti che vuoi! XD

  • La goccia
La proverbiale goccia arriva (per me) da questa notizia: 
Unity di default per Ubuntu 11.xx
Bè, considerando che Unity, a mio parere personalissimo un aborto indecente scaturito dall'esclusiva esigenza di commercializzarsi attirando a sè quanti più bimbiminkia iPhone-dipendenti possibile, è stato il motivo che mi ha fatto detestare Ubu che ho installato sul portatile, direi che non potevo prendere bene quetsa notizia.
Ma il fatto è che questa cosa si va a sommare a tutta una serie di strafalcioni che la Canonical sta inanellando uno dietro l'altro e, quello che mi preoccupa, senza apparentemente accorgersene ed anzi, fieri dei loro risultati. Che invece, a mio avviso, stanno rovinando parte dell'ottimo lavoro fin qui svolto, quella parte del lavoro che consiste nell'agevolare ed invogliare l'utenza a percepire, capire, usare ed infine aderire alla filosofia del software libero.

  • Il resto del vaso 
Una serie di cose che potrebbero anche essere dipendenti da qualche mia impostazione, ma che tuttavia non riscontravo preceden temente.
Prima di tutto la grafica, che comunque ha il suo ruolo: si è persa completamente quell'elegante coerenza che legava i colori di sistema al logo, i temi alla grafica del sito, ecc...
Tanto che, per l'ultima versione, dopo aver mostrato l'anteprima del desktop, gli sviluppatori sonon stati costretti a modificarla in fretta e furia a causa delle asprissime critiche ricevute. Il risultato è stato comunque (a mio avviso) pessimo, ma può essere ovvio vista la fretta. La cosa preoccupante è che questa non è stata per loro una lezione da apprendere, ma un qualcosa da cestinare subito come un incidente di percorso; e via, pronti per un'ulteriore 'dissacrazione estetica'...
Pare sostituiranno Rythmbox, riproduttore musicale. Può piacere o meno, di certo io posso dire che è un po' menoso per quel che riguarda la gestione della scaletta e certe compatibilità. Ma allora miglioramolo in quello, invece che sostituirlo con una roba (non oso nominarlo, cercate su Google) che è pesante, spesso inutilmente prolisso, face-twitteroso anche quando NUN CE NE FREGA NIENTE di 'sti social network...
A proposito, l'idea di integrarli di default nel menu, oltre all'implementazione generale dello stesso (Unity al rogo) è anche questa bimbominkia-oriented, molto Winzozz: tanta apparenza, niente sostanza.
Certamente ci sono e uno può non usarli, ma la tendenza a togliere quello che in tante altre distro è basilare (sw di sviluppo, grafica, ecc...) per poi mettere i social-network (fenomeno del momento) è sintomatica. Vabbè ma questa è opinione personale ancor più delle altre già opinioni personali che sto qui sciorinando...
I filmati che con la 8.10, 9.04, 9.10 non davano problemi con la 10.10 non si vedono; un bello schemro nero e via. Controlla i pacchetti, verifica il repository, fai questo e fai quello... riavvia e usa la Slack, o la Debian, o quello che ti pare. Meno male che le distro 'classiche' sono accusate di essere vecchie e da nerd. Dov'è finita la 'gestibilità-nonna' che contraddistingueva Ubuntu?
Il GRUB 2. Non è una cosa direttamente inerente ad Ubuntu, ma anche quello salta agli occhi... ma che vi è venuto in mente? Prima c'era un bel file di configurazione, adesso apri la cartella e ci sono mille mila file super-frammentati, un file di configurazione che non si può configurare (come un minaccioso avviso recita in testa al file) e un sistema di aggiornamento che farebbe persere la pazienza al Dalai-lama.
Non funziona, si aggiorna male; per far partire la Slackware ho dovuto ripescare la linea del comando dal vecchio file del GRUB 1, by-passare la configurazione automatica a accendere un cero. Le immagini si vedono male e se provi ad aggiustare la risoluzione non si vedono più. Non venitemi a dire che è la risoluzione non supportata e queste cose perchè in base alla linea di comando al boot sonon tutte supportate, ma non ne funziona una.

In tutto questo c'è un vantaggio: sonon stati fatti passi da gigante per quel che riguarda le velocità di avvio e di spegnimento.
La prima volta che ho spento il PC con Ubuntu 10.04 pensavo fosse andata via la corrente! Incredibile, davvero notevole anche la velocità al boot. Bè, non so come avete fatto, ma davvero complimenti.

  • Ottimismo
Comunque voglio essere ottimista. E' normale che dopo un periodo di sviluppo straordinario, nel quale ogni colpo è davvero andato a segno e che ha visto crescere l'utenza affezionata in modo spropositato, dopo un periodo dell'oro dicevo è normale vi sia qualche scivolone.
Spero che da parte di molti vengano visti così, spero che anche Canonical si decida ad essere un po' meno arrogante nella sua politica decisionale 'da oggi si fa così'.
Tutto il ben di dio Ubunteggiante è stato sviluppato gratuitamente e su scala quasi planetaria, non credo che la forza del suo progetto possa esaurirsi così.

Quindi, cari utilizzatori, ubuntisti o meno che siate, fate sentire la vostra voce di protesta verso le cose che non vi vanno giù. L'Open Source non è bello anche per questo?

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