Fine anno: tempo di bilanci.
In questi casi si cerca sempre di essere ottimisti, ma ciò che vado a presentarvi supera (credo) qualsiasi previsione ottimistica che sia stata fatta ad inizio anno!
Si tratta del "bilancio" di LibreOffice, di cui sono unconvintissimoutilizzatore ;)
- Per chi non lo conoscesse...
Bè, chi lo dice - e purtroppo sono ancora in tanti - evidentemente non ha usato LibreOffice... oppure a qualche interesse in quel 'solito monopolio' XD
Ci troviamo dunque verso un'alternativa, al 100% gratis ed Open Source, della famosa suite by M$. Partita come "fork" di OpenOffice - le virgolette perchè si tratta di una fork filosofica e non tecnica - fin da subito indipendente, ha subito raggiunto ottimi traguardi ed è sempre in miglioramento.
La pagina italiana: Comunità italiana LibreOffice
La pagina del downaload: opzioni di download di LibreOffice
- 2012: bilancio ottimo
Lo testimonia, ad esempio, il bilancio di LinuxJournal a proposito delle prefenze degli utenti GNU/Linux in fatto di suite per ufficio
Come potete vedere, LibreOffice ottiene più del 73% delle preferenze: una maggioranza imperante!
Anche LinuxISO/LinuxQuestion (in questo blog già nominata nel post 'Una finestra sulle distro') evidenzia una netta supremazia in base alle preferenze ricevute
Ma forse il risultato più importante, quello che testimonia l'incessante e produttiva crescita, sia a livello quantitativo (download effettuati), sia a livello qualitativo (aggiornamenti rilasciati e scaricati), è il grafico appunto 'download-update' esposto nel blog stesso
Una diagonale quasi perfetta, che sancisce graficamente il successo straripante ottenuto da questa comunità, nata per "venire incontro" alle pretese di libertà e consapevolezza d'uso nel software.
BRAVI!!!
- Le critiche
Cosa c'è di non ancora convincente?
Secondo me tre punti principalmente:
- Ancora qualche (lieve) problema d'incompatibilità con la suite M$
- Ancora un po' di "pesantezza"; soprattutto all'avvio e nel trattare pagine con grafici - soprattutto se 3D
- Le macro
(2) l'intera suite non è velocissima ad avviarsi. Sia chiaro: non lo sono di certo nemmeno tutte le concorrenti, quella di mamma M$ men che meno! Ma dato che si parla di migliorare...
Inoltre i file di 'Calc' (la versione Libre di Excel, per intenderci), si appesantiscono rapidamente con i grafici, soprattutto con quelli 3D. Ok che vale quanto detto sopra (i concorrenti non sono da meno), ma bisognerebbe porvi rimedio.
Forse, tra i tre qui considerati, questo è il problema più evidente dal punto di vista pratico e più pressante dal punto di vista qualitativo/prestazionale.
(3) l'idea è quella di utilizzare linguaggi "standard" e non, come nel caso di Microsoft, un linguaggio dedicato (VBA). Ottimo, perchè consente portabilità, interdipendenza tra macro e programmi veri e propri, e tante altre belle cose. Peccato che la realizzazione sia, secondo me e ad oggi, pessima.
La particolarità del contesto esige comunque una struttura di oggetti dedicati, tali per cui, di fatto, ci si ritrova a doversi orientare in un mondo (quasi) nuovo, esattamente come passare dal VB al VBA.
Inoltre è presente una pesante fiorettatura dell'intero linguaggio, tale per cui, ad esempio, la macro che copia ed incolla il contenuto di una cella in un'altra consta di più di 20 righe di codice!!!
Il risultato, per quel che mi riguarda, è che non uso le macro e sopravvivo bene uguale. E' però un peccato, sia perchè con Excel le macro consentivano di creare "programmi" davvero interessanti e con poco sforzo, sia perchè le potenzialità di macro in Perl (o altri linguaggi dalle solide fondamenta) sono ancora maggiori; infine, perchè i vantaggi (accennati all'inizio) potrebbero superare gli svantaggi, oggi nettamente preponderanti.
- Concludendo: alla via così!
La mie (inutili) critiche le ho esposte. Come detto, sono e rimangono marginali rispetto ai grandi miglioramenti che questa suite ha ottenuto nel corso di questi ultimi anni.
Pare che nel 2012 sia avvenuta una certa vendemmia degli sforzi precedenti.
E allora: LibreOffice, CONTINUA COSÌ!
:)
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